Testo Analitico:
Nell'estremità meridionale dell'abitato è visibile un antico pozzo con arco a tutto sesto e mensole per lo stallo dei contenitori da acqua.
Vi si osservano nicchie votive con immagini sacre ed un concio di pietra recante il millesimo 1889.
A circa 200 metri ad est della Corte dei Da Palude si innalza una casa a torre quattrocentesca dalle pregevoli caratteristiche, appartenente alla famiglia Terzi.
Al piano terra della casa si aprono numerose feritoie ed un portale a mensole concave sormontato da architrave scolpito con la classica rosa celtica.
Al primo piano sono visibili due finestrelle a mensole concave riquadrate in arenaria recanti raffigurazioni simboliche a rilievo.
Un cordolo di colombaia marca il timpano del tetto a due falde.
Si evidenziano tre mensole per stendardi affiancanti le finestrelle.
La costruzione viene ancora indicata col termine di "La Dogana" o "La Salina" in memoria dell'antico confine tra il Ducato di Modena e lo Stato Parmense che era poco discosto.
Nei pressi si osserva una seconda casa a torre, di proprietà della famiglia Rabotti, riferibile alla fine XVI - inizi XVII secolo, con tetto a quattro falde, colombaia ed alcune finestrelle zigrinate.