Notizie aggiuntive:
Notizie Aggiuntive
L'edificio è osservabile solo dall'esterno, dalla strada sottostante, perché l'accesso diretto all'edificio è strada privata
Testo Analitico:
Descrizione
Le maestose vestigia del castello di Baiso, sede per secoli di illustri famiglie, costituiscono un chiaro esempio di castello-recinto, databile XIII-XIV secolo.
La sua munita configurazione era dettata dalla posizione strategica che occupava, al centro delle valli solcate dai fiumi Secchia e Tresinaro.
L'innalzamento di una primitiva fortificazione è attribuito dalla storiografia moderna ad Adalberto Atto e va inserito nel progetto di incastellamento dell'intera area reggiana promosso dalla famiglia Canossa.
La fondazione di un castello, la cui esistenza è documentata solo nel 1156, viene ricondotta alla famiglia da Baiso, vassalla dei Canossa. I Fogliani, nel 1256, acquisiscono la proprietà del castello e del feudo.
Nel 1288 avviene la prima trasformazione architettonica della fortezza, largamente danneggiata dalla fazione nemica degli "Intrinseci".
Il dominio dei Fogliani termina nel 1433, anno in cui passa agli Estensi. Dal 1513 al 1523 il castello viene affidato a Domenico Amorotto, bramoso di creare un dominio autonomo nel territorio montano.
Dal 1633 il feudo gravita nell'orbita di potere dei Marchesi Livizzani, passando per oltre due secoli e mezzo da padre in figlio, secondo la regola della primogenitura.
Nel 1796 viene stabilita l'abolizione dei feudi e l'esautorazione delle antiche signorie regnanti ed i Livizzani vengono espropriati dei loro domini che riottengono solo nel 1803, senza giurisdizione.
Nel 1903 l'intero complesso, ridotto ormai a rudere, riceve ristrutturazioni.
Nel 1960 una nuova serie di interventi, promossi dall'ultimo proprietario, trasformano la costruzione in dimora signorile.