Testo Analitico:
Descrizione
Il nome viene collegato ai boschi di cerro circostanti mentre i "coppi" si riferiscono all'attiva industria di laterizi, mattoni e tegole, fiorenti fino al XIX secolo grazie alle argille che affiorano abbondanti alla base del colle.
I resti dell'antica omonima rocca, visibili sulla sommità di un colle prossimo all'abitato attestano che il luogo è stato abitato sin dal medioevo.
Molte abitazioni denotano una relativa agiatezza del borgo e sono organizzate generalmente attorno ad un cortile interno chiuso dall'abitazione principale, talvolta costruita attorno ad una casa-torre, da bassi servizi e da un muro di cinta con portale d'ingresso.
All'ingresso del borgo spicca la possente casa-torre cinquecentesca. Una singolare caratteristica dei paramenti murari delle antiche abitazioni è l'eccezionale numero di "sporti apotropaici", sorta di bugne sporgenti di arenaria scolpita in foggia di volti stilizzati.
Tutta l'area canossana e la Val Tassobbio presentano qualche esempio di questi volti, nel comune di Casina se ne notano uno a Bergogno ed un altro a Beleo, probabilmente risalenti ai secoli XVl-XVIII, epoca di costruzione delle abitazioni in pietra.
Ne è incerto il significato, forse augurale o di presidio, collegato a superstizioni di origine precristiana, probabilmente celtica.
Altra singolarità di Ceredolo è costituita dalla presenza di alcune corti rurali pavimentate con laterizi fittamente disposti a coltello.
Sulle facciate di numerosi altri caseggiati si stagliano antichi portali in arenaria, alcuni dei quali attribuibili al tardo medioevo.
La chiesa parrocchiale, posta verso ponente, risale ai primi decenni del Novecento.