Come arrivare:
Accessibilità
Località: Marola
Percorso: Dista da Carpineti km 7. Per raggiungere Marola si percorrono le SP 36, 98 e 31.
Poco distante dal centro di Marola, dalla strada principale, si gira per la laterale "Via Seminario" che porta fino all'abbazia
Testo Analitico:
Secondo alcuni la fondazione della chiesa, ad opera della contessa Matilde di Canossa, risale agli anni tra il 1076 ed il 1092, con consacrazione nel 1102-1106 e costruzione del monastero in un periodo precedente il 1101. A partire dalle visite pastorali della fine del Cinquecento si trovano diverse indicazioni sulle condizioni del complesso. Il sopralluogo del cardinale Rinaldo d'Este nel 1652 segnala grosse crepe, la sagrestia in cattive condizioni, pareti fessurate e spazi troppo stretti per accogliere i fedeli. Nel 1664 viene disposto il rifacimento del tetto. Da un rilievo si apprende di un consistente intervento sulle absidi minori e della loro sostituzione con un muro rettilineo. Nel 1709 la chiesa risulta a "tre navate, di antichissima struttura, costruita con pietre a parallelepipedo ben levigate, in parte a volto in parte con le tegole, scoperte". Tra il 1736 ed il 1738 iniziano lavori di sistemazione che, mal diretti, provocano gravi danni alle murate ed al volto. Nel periodo 1745-1747 si eseguono lavori che conferiscono un aspetto baroccheggiante. La chiesa che risulta dai restauri è a croce latina, con cupola, cappelle laterali a navata unica, selciata a nuovo e con volto in mattoni. Interventi minori di ripristino vengono eseguiti nel 1874 ed alla fine dello stesso secolo. Nel 1955 si avvia un progetto di ricostruzione tendente a ripristinare il complesso nella sua struttura primitiva consolidando le parti superstiti dell'antica facciata e dell'abside. La chiesa è orientata liturgicamente. Presenta una facciata a capanna con il portale a tutto sesto, strombato e sovrastato da un tettuccio a due falde e, al centro del prospetto, si apre una bifora. Nell'abside si evidenzia la decorazione del coronamento ad archetti. Al monastero era un tempo annesso un ospedale per pellegrini. In una carta del 1176 si legge "actum ad Monasterium da Maraula sub porticu hospitalis". Agli inizi del XIII secolo il monastero, ingrandito, comprende due ospedali, uno nuovo ed uno vecchio. Il convento è presto abbandonato dalla vita monastica e in gran parte inutilizzato. Nel 1631 il "palazzo" è livello alla famiglia Fontanelli, feudatari di Marola e San Donnino. Il conte Giulio provvede a trasformarlo in residenza civile munendolo di "quattro torrioncelli ossiano gharetti (...), in faccia allo stradone aprì un altro portone ornato come l'altro (...)" e sistemando un giardino principesco entro il recinto.
Ai Fontanelli seguono gli Amorotti ed i Sabbatini. Agli inizi dell'Ottocento è in livello alla famiglia Moretti, che, in seguito, cede i diritti all'intendenza per i Beni Camerali di Modena nel 1824. Nello stesso anno, con un decreto speciale del Duca, viene eretto il seminario. Nel 1921 l'edificio è ampliato con innalzamento del corpo frontale e del raccordo centrale. Il palazzo sviluppa una pianta ad "H" su tre livelli con due chiostri interni. In quello disposto a fianco della chiesa si rileva un porticato a sette luci architravate. All'esterno rimangono i torrioni circolari sul prospetto a levante ed ampie tracce dell'antico paramento murario.