Dorsale del Monte Valestra - Monte Fosola

Località:
Valestra - 42033 Carpineti
Comune:
CARPINETI
Piazza Matilde di Canossa, 1, 42033 Carpineti (RE)
0522 615019 0522 615020 , 0522 718014
territorio@comune.carpineti.re.it
www.comune.carpineti.re.it
Come arrivare:
Il percorso inizia nella frazione di Valestra, direttamente sottostante la spettacolare parete orientale dell'omonimo monte, a 7 km dal capoluogo.
Si raggiunge percorrendo la SP 7 e la SP 64.
Area Turistica:
Zona Matildica
Zona Geografica:
Appennino
Testo Analitico:
Poche località della montagna reggiana sono caratterizzate da una così elevata concentrazione di elementi di interesse naturalistico, così come avviene nel caso della dorsale del Monte Fosola, situata nel comune di Carpineti.
Agli aspetti strettamente geologici, vanno aggiunti quelli paòeontologici, della vegetazione, faunistici, storico - archeologici e paesaggistici che, nel loro insieme, fanno di questa zona un'area di effettiva rilevanza ambientale. Inquadramento geologico
La dorsale del M.te Valestra - M.te Fosola è orientata trasversalmente rispetto alla dorsale appenninica principale e la sua origine è essenzialmente dovuta al sollevamento marginale dell'ampia sinclinale arenacea della valle del Tresinaro che si estende su ampio tratto della media montagna reggiana in territorio carpinetano.
La dorsale montuosa del Valestra - Fosola si può dire che abbia un'origine "tettonica", cioè si è formata a seguito dei movimenti degli strati rocciosi che compongono i livelli più superficiali della crosta terrestre.
Questo sollevamento è ben visibile percorrendo la strada provinciale che da Baiso conduce a Carpineti: il M.te Valestra si eleva sotto forma di una aguzza guglia che nel versante orientale precipita a strapiombo nella vallata del Secchia, mentre nel lato opposto digrada più dolcemente verso il fondovalle del Tresinaro. Tutto ciò ha dato origine ad una morfologia del tutto particolare, con notevole diversità di ambienti che intercorrono tra le pareti strapiombanti, i declivi più addolciti, le forti esposizioni all'irraggiamento solare, alle aree protette esposte a settentrione, in cui sono presenti condizioni ambientali assai distinte. Questa grande varietà di ambienti si traduce in una altrettanto variegata diversità di ecosistemi; ad esempio le masse rocciose si sono ben presto fratturate al loro margine a causa dei processi erosivi, che hanno disgregato ed eroso gli strati di argille e marne sottostanti. Si sono formate così numerose cavità naturali entro le quali sono segnalate presenze faunistiche "troglobie" o comunque di ambienti legati agli ipogei naturali.
Un'altro aspetto, intimamente legato agli aspetti geologici, riguarda il ricco patrimonio paleontologico che ritroviamo all'interno delle arenarie che formano l'ossatura di questa dorsale montuosa: sono ben infatti gli esemplari di bivalvi, gasteropodi, echinodermi, denti di squalo ed altri pregevoli resti di antichi organismi marini assai ben fossilizzati, che è possibile osservare all'interno delle arenarie del monte e che vengono naturalmente portati alla luce per opera degli agenti atmosferici lungo i versanti meno acclivi. Si tratta di un'interessante fauna, percentualmente rappresentata in termini prevalenti da chinodermi che vivevano sui fondali dell'antico mare terziario entro cui andavano accumulandosi i sedimenti che poi diedero origine all'attuale arenaria "valestrina". Era questo un mare caldo, di tipo subtropicale, come attestano i particolari tipi di fossili sino ad ora ritrovati. Vegetazione
Anche la vegetazione presenta aspetti singolari in quanto tutta la dorsale del M.te Valestra - M.te Fosola è presente una netta diversificazione di versante. I fianchi rocciosi esposti ad oriente, aridi e assolati, sono prevalentemente ammantati da un querceto adrifilo dominato da roverella, cui si associano ginepro comune ed orniello.
Per contro i versanti esposti a nord - ovest sono ricoperti da un fitto bosco di tipo "mesofilo" dominato dalla presenza di carpino nero, acero montano, frassino e, localmente, pioppo tremulo. E' in questa zona che sono visibili castagneti un tempo assai diffusi lungo tutta la dorsale ed ora rimasti in attualità di coltivazione solo nei pressi di Monchio di Felina. All'interno dei boschi è comunque possibile incontrare, sparsi qua e là, esemplari di castagno di notevli dimensioni. Fauna E' proprio la presenza di questi "grandi alberi", appena citati, che assicura un numero considerevole di specie animali altrove divenute assai rare o pressochè scomparse; lungo la dorsale di M.te Valestra, ad esempio, è forse ancora presente il Gufo reale (Bubo bubo), mentre numerosi mustelidi ed altri predatori si riproducono in zona, favoriti anche dalla concomitante presenza di abbondanti fessurazioni nella roccia e cumuli detritici, che offrono rifugio.
Anche la forte acclività del versante orientale, ed in particolare quello che prospetta sull'abitato di Valestra, costituisce una delle ultime aree di rifugio e riproduzione di importanti uccelli rapaci: oltre al Gheppio e alla Poiana è segnalato in questa zona, occasionalmente, il Falco pellegrino. Possibilità di Fruizione
La conoscenza di questi variegati aspetti è agevolata dall'esistenza di una comoda rete di percorsi, che seguono tracciati di crinale, facendo della dorsale del M. Valestra - M. Fosola anche un luogo particolarmente adatto all'attività escursionistica e di didattica ambientale.
(G. Cervi)
Ultimo aggiornamento: 7 Marzo 2023