G.E.A. - tappa n°39 da p.sso Pradarena a Passo del Cerreto

Località:

42032 Ventasso

Contatti:

Periodi di svolgimento:

Vista l'alta quota in cui si snoda il percorso è consigliato il periodo estivo-autunnale per evitare la presenza di neve.

Modalità di svolgimento:

A piedi

Percorso:

Il percorso GEA (Grande Escursione Appenninica) è parte del Sentiero Italia, che da Santa Teresa di Gallura percorre l'intera dorsale montana degli Appennini e delle Alpi fino a Trieste (6160 km). Nel tratto Tosco-emiliano segue tutto il crinale appenninico, coincidendo con la GEA e a tratti con il sentiero Cai 0-0. Interessa tutto il crinale reggiano dal passo del Giovarello alle vicinanze del passo del Lagastrello.
Le località più vicine al sentiero raggiungibili con l'automobile sono:
- passo del Lagastrello: da Ramiseto (SP 15) e, dal versante opposto, da Comano (MS)
- passo del Cerreto: da Collagna e da Fivizzano (MS)
- passo di Pradarena: da Ligonchio e da Sillano (LU)
- passo delle Radici: da Civago e da Piandelagotti (MO)

Percorso:

Il Sentiero Italia si propone di collegare la nostra penisola e le isole maggiori con un itinerario che si snoda lungo il crinale degli Appennini e l'intero arco della catena alpina, per circa 5000 km articolabili in 350 tappe.
La GEA, Grande Escursione Appenninica, dal 1981 percorre per oltre 400 km la dorsale appenninica tra l'Emilia Romagna e la Toscana.
Il percorso si inoltra nell'Appennino, dove si nascondono ancora piccoli borghi medievali, frammenti di antiche testimonianze e secolari tradizioni popolari. Il "silvoso appennin" con la sua storia, le sue genti, il suo ambiente, è il protagonista principale della Grande Escursione Appeninica, percorso nel verde che attraversa anche numerose aree protette. Nel 1983 l'intervento coordinato della regione Toscana, delle Comunità Montane e del Club Alpino Italiano è stato deciasivo per la realizzazione del percorso, inaugurato successivamente da Reinhold Messner.
Nonostante le difficoltà e i problemi ancora da risolvere, l'iniziativa ha riscosso un successo inaspettato che ha valicato i confini nazionali tanto da essere ormai uno dei percorsi più famosi d'Europa.
Il GEA, segnalato da bandierine a vernice bianche e rosse, è uno splendido trekking che nel territorio reggiano si snoda a ridosso del crinale sui confini meridionali del Parco del Gigante. Si attraversano fitte faggete ed ampie praterie fino alla cima delle Forbici e a Bocca di Massa. Qui si costeggia il monte Prado e si procede lungo grandi distese di mirtilli fino alla località Lama Lite, ai piedi del monte Cusna e poco distante dai rifugi Battisti e Bargetana. Proseguendo per l'esile cresta delle Porraie, che divide le valli di due torrenti, uno in territorio emiliano e l'altro toscano, si raggiunge il passo di Pradarena, sopra Ligonchio, dove si trova il rifugio albergo Carpe Diem. Scendendo verso il passo di Cavorsella, raggiunti cima Belfiore e il monte La Nuda, ci si avvicina al passo del Cerreto.

Area Turistica:

Parco Nazionale dell'Appennino Tosco-emiliano

Zona Geografica:

Appennino

Dettaglio itinerario:

Itinerario in Dettaglio
Dal p.sso di Pradarena attraversa la strada che collega Ligonchio (RE) con Sillano (LU), per prendere uno stradello che, scendendo leggermente, conduce al Passo di Cavorsella (1511 m). Lo si abbandona per proseguire sulla sinistra verso il Monte Ischia (1727 m), che si aggira, e il Monte Scalocchi (1726 m).
Sul versante toscano il panorama è dominato ad Ovest dalle profonde ed incassate valli trasversali del fiume Serchio di Sillano e dei suoi affluenti., a nord dalla valle di Belfiore sui cui fondo scorre il torrente Riarbero.
Il sentiero prosegue mantenendosi in quota, in direzione della Cima Belfiore (1810 m) che si aggira sulla destra e per il Monte La Nuda (1895 m). Anche da questo ennesimo balcone naturale nelle giornate più limpide si può spaziare dalle Alpi al lontano Monte Amiata. Dal Monte La Nuda si scende rapidamente per il bellissimo e selvaggio Vallone dell'Infemo fino alla strada che collega il Passo del Cerreto (1261 m), raggiungibile sulla sinistra, con la località Cerreto Laghi.
La discesa del Vallone dell'Inferno può essere pericolosa in caso di terreno bagnato ed è consigliabile, pertanto, la massima prudenza nel procedere. La stanchezza dovuta alla lunghezza della tappa può creare problemi di equilibrio su un fondo erboso, scivoloso e pieno di insidie.
Tempo di percorrenza: 3.30 h
(A. Bietolini, G. Bracci - 93)

Comune:

VENTASSO
Piazza Primo Maggio, 3, Loc. Cervarezza, 42032 Ventasso (RE)
0522/891911, 0522 891520
info@comune.ventasso.re.it
www.comune.ventasso.re.it

Ultimo aggiornamento: 26 Aprile 2025