Giovan Battista Toschi

Località:

42031 Baiso

Descrizione:

La figura di Giovan Battista Toschi è molto rappresentativa di Baiso, a cui il paese deve molta riconoscenza. A Baiso ebbe i natali e trascorse la maggior parte della sua vita, nonostante la permanenza a Modena e numerosi viaggi in Italia e in Europa. Tuttavia Baiso costituì sempre per Toschi il punto di riferimento, il "ritorno a casa", legame che trovò, infine, riscontro nel lascito di tutti i suoi beni e proprietà nel Comune. La magnanimità di questo gesto compendia una vita, assai lunga (1848-1934), dedita agli studi e agli impegni civici, questi ultimi svolti prevalentemente a Baiso. Giovan Battista Toschi nacque a Baiso il 16 Febbraio del 1848 e a Baiso morì il 14 ottobre 1934.
Della sua infanzia non si sa molto, era figlio unico e all'età di un anno perse il padre. La madre non si risposò.
Toschi conseguì a Modena una formazione liceale classica, come attestano le iscrizioni del Regio Liceo, attuale Liceo Muratori. Nei bienni 1871-72 e 1872-73 Toschi frequentò l'Accademia della Belle Arti di Modena, dove conobbe Adolfo Venturi, frequentante l'Accademia dal 1866. La loro amicizia si consolidò a tal punto che dal 1887 Venturi iniziò a trascorrere a villeggiatura a Baiso.
La formazione artistica fu centrale per lo svolgimento della sua carica di ispettore onorario che lo impegnò per un trentennio. Egli divenne, pertanto, testimone e referente della cultura artistica del suo territorio, da cui le nomine a socio corrispondente della Deputazione di Storia Patria per le Antiche Provincie di Modena e Reggio, e socio corrispondente dell'Accademia di Scienze Lettere ed Arti di Modena. Il suo carattere schivo lo teneva lontano dai riflettori e lo portò spesso a rifiutare proposte, nomine e segnalazioni.
Escluso il periodo degli studi ed i numerosi viaggi in Italia e in Europa, Toschi trascorse quasi tutta la sua vita a Baiso. Considerando i tempi in cui visse, il livello d'istruzione della gente, i mezzi di comunicazione e di trasporti, quindi l'isolamento geografico e culturale di un paese dell'Apennino, è assai comprensibile la dimensione solitaria che caratterizzò la sua vita, per quanto in sintonia con la natura schiva del suo carattere.
A Baiso Toschi avrebbe potuto avviare una carriera politica, diventare almeno sindaco, invece le uniche cariche che ricoprì furono quelle di assessore e di consigliere comunale. Nel 1881, infatti, Toschi era assessore comunale e nel 1889, a seguito delle elezioni comunali, risultava, tra i 20 nominativi, il più votato, con 219 voti su 230 votanti, in segno della stima che i concittadini avevano di lui come uomo politico e di cultura.
Toschi fu soprattutto uomo di cultura e nel suo paese d'origine, ogni questione culturale gli era ovviamente sottoposta. Quando si trattò di mettere a punto un nuovo progetto per la nuova chiesa di Baiso, dopo vari che erano stati presentati, venne richiesto a Toschi di realizzarne uno che "rispondesse ai bisogni della parrocchia". Infatti, il disegno di chiesa in stile romanico lombardo del secolo XII sul quale l'ingegner Spallanzani si ritrovò a lavorare, seppur con modifiche, era stato realizzato dal Toschi. Oltre a questa attiva collaborazione, anche in seguito Toschi mantenne vivo l'interesse per le vicende della chiesa e, ad esempio, per sua volontà testamentaria, destinò ben 20.000 lire per restauro o ricostruzione della chiesta stessa. Altrettanto dovettero interessargli le vicende storiche del paese; aveva infatti inviato alla Deputazione di Storia Patria uno scritto sugli antichi statui di Baiso, del quale veniva data lettura nella seduta del 13 maggio 1881. Il lavoro di Toschi veniva giudicato "pieno di curiose ed interessanti notizie" e si approvava, pertanto, la sua nomina a socio corrispondente. Le passeggiate e gli studi sono le principali occupazioni della sua vita quotidiana. Quanto agli studi, essi spaziano in diversi campi di interesse: letterario, religioso, filosofico ed anche politico. In merito a quest'ultimo, esplicita la sua simpatia per il pensiero socialista, all'epoca degli albori, al quale egli si avvicina con un atteggiamento assolutamente intellettuale e critico.
I suoi principali amici si deducono dall'epistolario: Corrado Ricci, con il quale trascorse 24 anni di amicizia circa e si scrisse 154 lettere; Giulio Cantalamessa, con il quale strinse un'amicizia definita come la punta di un iceberg, solida e profonda, durata tutta la sua vita; Adolfo Venturi, con il quale trascorse circa 47 anni; Aldo Venturi, figlio di Adolfo Venturi, con il quale strinse un forte legame di amicizia e al quale scrisse 77 lettere; infine Lionello Venturi, anche lui figlio di Adolfo Venturi. Con Lionello, sebbene ci fossero 34 anni di differenza, instaurò un'amicizia molto profonda.
Giovanni Battista Toschi morì il 14 ottobre 1934, all'età di 86 anni. Lasciò, al Comune di Baiso, tutti i beni appartenuti alla famiglia Toschi.

Fonte: Rossana Merli, “Storia di Baiso”, ...

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Ultimo aggiornamento: 12 Agosto 2025