Laghi Cerretani

Località:

Cerreto Laghi - 42037 Collagna

Comune:

VENTASSO
Piazza Primo Maggio, 3, Loc. Cervarezza, 42032 Ventasso (RE)
0522/891911, 0522 891520
info@comune.ventasso.re.it
www.comune.ventasso.re.it

Come arrivare:

Accessibilità
Località: Cerreto Laghi
Percorso:E' facilmente raggiungibile percorrendo la SS 63 fino al passo del Cerreto per poi proseguire lungo la SP 58 verso Cerreto Laghi, dove parte il percorso natura n 7 che consente la visita a tutti i laghi cerretani. Dista dal capoluogo km 15

Area Turistica:

Area Turistica
Parco Nazionale dell'Appennino Tosco-emiliano

Zona Geografica:

Zona Geografica
Appennino

Notizie aggiuntive:

Notizie Aggiuntive
Note tecniche:
Il percorso, facile, presenta un dislivello di appena 10 m.s.l.m e una lunghezza di 1900 m.s.l.m. Tempo di percorrenza: 40' (giro dei laghi e risalita a Cerreto Laghi). Periodi consigliati: primavera, estate, autunno; in inverno è possibile compiere il percorso con gli sci da fondo.

Testo Analitico:

Descrizione
Il sistema dei laghi cerretani consente di cogliere facilmente il divenire nel tempo di un popolamento di specie vegetali legato alle zone umide, altrimenti difficilmente interpretabile. E' infatti possibile osservare, accanto alla vegetazione tipica di uno specchio lacustre, quella delle torbiere a diversi stadi di evoluzione. Questo sistema è tra le principali zone umide di torbiera del Parco del Gigante e i laghi sono tutti di origine glaciale (tranne il Pranda), nati dall'erosione del ghiacciaio che si trovava sul monte La Nuda (m.s.l.m 1895). Il percorso inizia vicino al rifugio lago Pranda, lungo la strada non asfaltata che dalla SP 58 passo del Cerreto - Cerreto Laghi conduce verso Cerreto Alpi. Prosegue per un sentiero lungo il quale possiamo ammirare il lago Scuro, privo di immissari ed emissari e profondo 5-6 metri, che serve da bacino di raccolta delle acque piovane ed è probabilmente alimentato da una sorgente sublacustre; durante i mesi estivi esso subisce un parziale svuotamento a causa delle scarse precipitazioni e della forte evaporazione. Poco distante è visibile una palude ricoperta di muschi e piante igrofile, che rappresenta lo stadio finale della vita di un lago. Proseguendo sul sentiero attraversiamo una faggeta d'alto fusto nella quale, soprattutto durante l'autunno, possiamo notare molti esemplari di abete rosso, l'origine dei quali è tuttora oggetto di studio. I massi erratici sono un ulteriore testimonianza dell'antica presenza dei ghiacciai. Questi grandi blocchi isolati di roccia arenacea sono stati strappati e trasportati anche a distanza dalla forza del ghiacciaio. Attraverso il ponte Briglia, costruito negli anni '50, arriviamo al lago Pranda (m 1284), come si è detto di origine artificiale, formato in seguito ad uno sbarramento appositamente realizzato all'estremità di un vasto acquitrino–torbiera probabilmente derivato da un preesistente ed antico lago. Ritornando vicini al ristorante troviamo una carrareccia che dal lago Pranda ci conduce a Cerreto Laghi.

Ultimo aggiornamento: 7 Marzo 2023