Canossa
Place:
42026 Canossa
Contacts:
- 0522 872225 IAT di Canossa
- 0522 810430 IAT di Castelnovo ne' Monti
- 0522 248411 Municipio di Canossa
Description:
Il castello di Canossa, eretto su una rupe di arenaria bianca e divenuto nel secolo scorso monumento nazionale, lascia molto all'immaginazione: dell'antica grandezza sopravvivono infatti solo pochi ruderi. Permane tuttavia l'indubbio valore storico, che ne fa una meta culturale visitata ogni anno da numerosi turisti della cultura e dell'arte, italiani ed esteri.Ogni anno oltre trentamila "pellegrini" giungono qui, ripetendo il fatidico "gesto" di Enrico IV, inseguendo i fili della storia. Molti di questi turisti provengono dalla Germania, ed in special modo da Spira, città natale dell'imperatore, gemellata con le terre matildiche. Riveste particolare interesse anche il borgo, dove è possibile visitare un interessante complesso rustico in pietra. Da vedere il museo "N. Campanini", che raccoglie i reperti emersi durante gli scavi archeologici degli ultimi decenni (chiuso il lunedì - per informazioni: tel. 0522 877104).
Note storiche. Siamo nel luogo-simbolo della storia matildica. Matilde di Canossa, guerriera, politica, poliglotta, figura di rilievo europeo e personaggio più noto della dinastia, nacque a Mantova nel 1046 da Bonifacio e Beatrice di Lorena, cugina di quell'Enrico di Franconia che diventerà l'imperatore Enrico IV. Con l'avvento al pontificato di Gregorio VII inizia un periodo di forti contrasti tra papato e impero, che proprio in queste terre collinari emiliane esplodono nelle forme più laceranti. Il castello di Canossa, costruito attorno alla metà del secolo X da Atto Adalberto, avo di Matilde, divenne il fulcro della potenza canossana. Ereditato da Matilde nel 1052, il fortilizio è molto noto sia in Italia che all'estero in quanto teatro di avvenimenti importanti, legati in particolare alla "lotta" tra papato e impero per le investiture dei prelati. L'apice della fama Canossa la riscuote per l'umiliazione qui patita dall'imperatore di Germania Enrico IV nel gennaio del 1077. "Leggendari" i tre giorni da lui trascorsi all'addiaccio in attesa di essere ricevuto dal pontefice Gregorio VII, ospite di Matilde, per chiedere la remissione della scomunica (da cui anche il famoso adagio: "Andare a Canossa"). Matilde, morta nel 1115 nel mantovano, riposa dal 1644 nella basilica di S. Pietro, in Vaticano: valga anche questo particolare a significarne la considerazione da cui sono circondate le sue gesta. Curioso il suo modo di firmarsi e, in qualche modo, di "presentarsi" ai suoi contemporanei: "Matilda, Dei gratia si quid est" (Matilde, per grazia di Dio se è qualcosa). La chiesa di S. Apollonio, compresa all'interno della cinta muraria, coeva del castello, è andata distrutta; sopravvive solo il fonte battesimale conservato nel museo nazionale "N. Campanini" adiacente ai resti delle mura.
( Riferimenti bibliografici: V. Fumagalli, 1996 - AA.VV., a cura di P.G. Oliveti, 1999)
Note storiche. Siamo nel luogo-simbolo della storia matildica. Matilde di Canossa, guerriera, politica, poliglotta, figura di rilievo europeo e personaggio più noto della dinastia, nacque a Mantova nel 1046 da Bonifacio e Beatrice di Lorena, cugina di quell'Enrico di Franconia che diventerà l'imperatore Enrico IV. Con l'avvento al pontificato di Gregorio VII inizia un periodo di forti contrasti tra papato e impero, che proprio in queste terre collinari emiliane esplodono nelle forme più laceranti. Il castello di Canossa, costruito attorno alla metà del secolo X da Atto Adalberto, avo di Matilde, divenne il fulcro della potenza canossana. Ereditato da Matilde nel 1052, il fortilizio è molto noto sia in Italia che all'estero in quanto teatro di avvenimenti importanti, legati in particolare alla "lotta" tra papato e impero per le investiture dei prelati. L'apice della fama Canossa la riscuote per l'umiliazione qui patita dall'imperatore di Germania Enrico IV nel gennaio del 1077. "Leggendari" i tre giorni da lui trascorsi all'addiaccio in attesa di essere ricevuto dal pontefice Gregorio VII, ospite di Matilde, per chiedere la remissione della scomunica (da cui anche il famoso adagio: "Andare a Canossa"). Matilde, morta nel 1115 nel mantovano, riposa dal 1644 nella basilica di S. Pietro, in Vaticano: valga anche questo particolare a significarne la considerazione da cui sono circondate le sue gesta. Curioso il suo modo di firmarsi e, in qualche modo, di "presentarsi" ai suoi contemporanei: "Matilda, Dei gratia si quid est" (Matilde, per grazia di Dio se è qualcosa). La chiesa di S. Apollonio, compresa all'interno della cinta muraria, coeva del castello, è andata distrutta; sopravvive solo il fonte battesimale conservato nel museo nazionale "N. Campanini" adiacente ai resti delle mura.
( Riferimenti bibliografici: V. Fumagalli, 1996 - AA.VV., a cura di P.G. Oliveti, 1999)
Tourist Area:
Apennines of Reggio Emilia
Geographic Area:
Matildic Area
Additional notes:
Additional Information:
The village is easily reached taking the SS 513 which you leave once you get to the administrative capital of Ciano d'Enza. Take the SP 54 and after just a few kilometres take the SP 73. It's 8 km from the administrative capital, 34 km from Reggio Emilia and 36 km from Parma. InHabitants: 3.883 (updated to 31/12/2011) Altitude: 578 m.s.l.m
The village is easily reached taking the SS 513 which you leave once you get to the administrative capital of Ciano d'Enza. Take the SP 54 and after just a few kilometres take the SP 73. It's 8 km from the administrative capital, 34 km from Reggio Emilia and 36 km from Parma. InHabitants: 3.883 (updated to 31/12/2011) Altitude: 578 m.s.l.m
Useful Links:
Municipality:
CANOSSA
Piazza Matteotti, 28 - loc. Ciano d'Enza, 42026 Canossa (RE)
0522 248411, 0522 248450
urp@comune.canossa.re.it
www.comune.canossa.re.it
Last update: December 12, 2023