Marola

Località:

Marola - 42033 Carpineti

Contatti:

  • 0522 810430 IAT di Castelnovo ne' Monti
  • 0522 618291 Municipio di Carpineti

Descrizione:

Il paese è un tradizionale e attrezzato centro di villeggiatura estiva. In primavera ed estate divenenta un vivace luogo di vacanza nel verde. L'abitato è immerso in un castagneto centenario per la particolare natura del suolo ad elevato tenore siliceo. La località è nota nella provincia di Reggio Emilia per la produzione di castagni e maroni celebrati nella ultradecennale festa che si svolge ogni ottobre. I secolari castagneti si stanno in parte e lentamente riconvertendo nei boschi originali, caratterizzati da specie arboree più competitive e specializzate. Sono presenti inoltre il carpino nero, il frassino, il cerro, il laburno, l'acero montano, il corniolo ed anche il pino silvestre.
Cenni storici. Le vicende storiche di Marola sono strettamente legate a quelle della omonima abbazia medievale. Durante gli interventi di rifacimento della chiesa di S. Maria iniziati, a partire dal 1955 (che, ripristinato l'interno a tre navate distrutto nel XVII secolo, hanno risparmiato solo l'abside e la facciata), è venuta alla luce la traccia di una più antica cappella, facente parte, probabilmente, del romitorio che, secondo la tradizione, vi si innalzava già prima del secolo X. Il monastero benedettino, con annessa chiesa, era già presente nel 1127 e fu probabilmente eretto tra il 1093 e il 1106. L'origine del convento è quasi sicuramente da attribuire alla volontà di Matilde di Canossa. L'innalzamento del monastero rientrava all'interno di un ben più vasto disegno che soddisfaceva, insieme, esigenze spirituali e politico-amministrative, sorgendo in corrispondenza di una importante via di penetrazione ed attraversamento dell'appennino che congiungeva la rocca di Canossa ai valichi di Pradarena e delle Radici. La tesi è convalidata dalla presenza dell'"ospitale" che fin dall'epoca di fondazione faceva parte integrante del monastero. Il primo abate di Marola, Giovanni (cui è intitolata la piazza centrale), è citato in un documento del 1135. Con l'affermarsi dei comuni e poi della signoria estense, il monastero di "S. Maria nella selva di Maroulla" si avviò lentamente a decadenza, finchè, nel 1796, passò al "demanio" del napoleonico dipartimento del Crostolo. L'antico monastero, già semiabbandonato, venne adibito tra XVI e XVII secolo a dimora signorile del feudatario, e quindi, ai primi del XIX secolo, ospitò il seminario vescovile. Il duca di Modena Francesco IV lo corredò di numerose donazioni. Attualmente è meta di frequenti ritiri spirituali. All'interno dell'ex-seminario si conserva una interessante raccolta di elementi scultorei di elevata qualità artistica, in gran parte provenienti dall'antica chiesa romanica. Negli ultimi anni qui si ipotizza l'istituzione qui di un museo "dei reperti lapidei di epoca matildica".
(AA.VV. 1993 )

Come arrivare:

Distanza da Reggio Emilia km 33.
La località è facilmente raggiungibile dalla SS 63, imboccando la SP 31 all'uscita della galleria "Seminario" per chi proviene da Reggio Emilia, seguendo l'indicazione. Dista da Carpineti km 7, si raggiunge percorrendo le SP 36 - 98 - 31.

Area Turistica:

Appennino

Zona Geografica:

Zona Matildica

Notizie aggiuntive:

Altitudine: m.s.l.m. 807

Comune:

CARPINETI
Piazza Matilde di Canossa, 1, 42033 Carpineti (RE)
0522 615019 0522 615020 , 0522 718014
territorio@comune.carpineti.re.it
www.comune.carpineti.re.it

Ultimo aggiornamento: 12 Dicembre 2023